LETTERA APERTA AI COMITATI ETICO, SCIENTIFICO E ORGANIZZATIVO DEL 1° CONGRESSO AEMED 2025

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Siamo ricercatrici e ricercatori, produttrici e produttori che praticano l’agroecologia, siamo aziende e cooperative agricole, associazioni, reti e organizzazioni legate all’agricoltura e all’attivismo per la giustizia sociale. Operiamo in Sicilia, in Italia, nel mondo e ci ritroveremo ad Agrigento per quello che è stata chiamato “1° Congresso di Agroecologia del Mediterraneo”, che percepiamo come un’occasione unica e preziosa per trovarsi, conoscersi, allargare le nostre reti, conoscenze e visioni. Crediamo che una rete per l’agroecologia mediterranea debba essere strutturalmente orizzontale tra le parti che la compongono ed ecologicamente permeabile alle istanze che i disequilibri ed ingiustizie ecologiche, politiche e sociali fanno emergere.

Come iscritte e/o partecipanti al congresso, e come persone che concretamente praticano e costruiscono i percorsi agroecologici nel territorio siciliano e oltre, chiediamo che i Comitati Etico, Scientifico e Organizzativo del Congresso AEMED 2025 dichiarino pubblicamente, attraverso i canali del congresso e nelle sue sessioni plenarie che:

  • Non esiste agroecologia in terre in cui viene commesso un genocidio, come quello commesso ai danni del popolo palestinese
  • Non esiste agroecologia compatibile con l’occupazione illegale e violenta della terra, la deportazione delle comunità, la distruzione delle culture native e contadine, la pulizia etnica e il colonialismo
  • Non esiste agroecologia in terre occupate in cui il cibo, l’acqua e la loro deprivazione vengono utilizzate come arma funzionale al genocidio
  • Non esiste agroecologia senza rispetto dei diritti umani, negati al popolo palestinese

Chiediamo che non venga più permessa la partecipazione ai lavori del congresso, alle sessioni e ai momenti pubblici, ed in futuri partenariati a soggetti che rappresentano istituzioni israeliane che collaborano con l’occupazione ed il genocidio in Palestina e/o che non condividano pubblicamente la posizione in materia di agroecologia espressa in questa lettera.

Perché l’agroecologia che sosteniamo e vogliamo sostenere insieme è inscindibile dal progetto politico della sovranità alimentare così come delineato dalla Dichiarazione di Nyéléni, che per essere trasformativo del rapporto tra umani ed agroecosistemi necessita di posizionamenti chiari non solo nel campo tecnico-scientifico ma anche, e soprattutto, in quello della giustizia agraria e della sovranità dei popoli sulle loro terre.

L’agroecologia non esiste senza diritti umani, giustizia sociale, ambientale e della terra. L’agroecologia Mediterranea non è complice del genocidio.

Per sottoscrivere/supportare contattare scienzaradicata@gmail.com


ENGLISH VERSION

OPEN LETTER TO THE ETHICAL, SCIENTIFIC AND ORGANISATIONAL COMMITTEES OF THE 1ST AEMED CONGRESS 2025

We are researchers, producers practising agroecology, we are farms and farmers’ cooperatives, associations, networks and organisations linked to agriculture and activism for social justice. We operate in Sicily, in Italy, in the world, and we will meet in Agrigento for what has been called the ‘1st Mediterranean Agroecology Congress’, which we perceive as a unique and precious opportunity to meet, get to know each other, and expand our networks, knowledge and visions. We also believe that a network for Mediterranean agroecology must be structurally horizontal between its constituent parts and ecologically permeable to the instances that ecological, political and social imbalances and injustices bring to the surface.

As members and/or participants in the congress, and as people who concretely practice and build agroecological paths in Sicily and beyond, we ask that the Ethics, Scientific and Organisational Committees of the AEMED 2025 Congress publicly declare, through the congress channels and in its plenary sessions, that:

  • There is no agroecology in lands where genocide is committed, such as that committed against the Palestinian people
  • There is no agroecology compatible with the illegal and violent occupation of land, the deportation of communities, the destruction of native and farmers’ cultures, ethnic cleansing and colonialism
  • There is no agroecology in occupied lands where food, water and their deprivation are used as a functional weapon for genocide
  • There is no agroecology without respect for human rights, denied to the Palestinian people

We demand that individuals who represent Israeli institutions that collaborate with the occupation and genocide in Palestine, or who do not publicly agree with the position on agroecology expressed in this letter, no longer be allowed to participate in the work of the congress, in its sessions and public moments, and in future partnerships.

Because the agroecology that we support and want to support together is inseparable from the political project of food sovereignty as outlined in the Nyéléni Declaration, which in order to be transformative of the relationship between humans and agroecosystems requires clear positions not only in the technical-scientific field but also, and above all, in the field of agrarian justice and the sovereignty of peoples over their lands.

No agroecology without social, environmental and land justice. No Mediterranean agroecology accepts genocide.

To subscribe/support contact scienzaradicata@gmail.com